Cinque libri per comprendere l’importanza di un’Italia liberata, di un paese da liberare.
1) Nicoletta Verna, I giorni di vetro, Einaudi
Redenta nasce a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. Tutti dicono che tiene addosso la carogna, che non arriverà alla festa di San Rocco. Invece, sopravvive e diventa donna. L’uomo che ha promesso di sposarla e svanisce nel nulla e lei è costretta a sposare il gerarca Vetro, reduce dalle campagne in Etiopia. Il suo cuore, però, comincia a battere davvero solo quando incontra Iris, una partigiana della banda di Diaz. Un libro avvolgente che consegna ai lettori uno sguardo nuovo intorno ai temi del sessismo e del fascismo. Una storia scritta magistralmente, che restituisce fiato alla parola letteratura.
2) Estella, Valerio Varesi, Neri Pozza
Quella di Teresa Noce è una storia straordinaria e dimenticata. Lo dice anche il sottotitolo del bel testo firmato da Valerio Varesi per Neri Pozza, Estella. Nell’Italia appena liberata del 1945, Noce è già esistita davvero molte volte: ha combattuto in Spagna, ha vissuto da clandestina in Francia, ha preso parte alla Resistenza, ha conosciuto il dramma dei campi di concentramento, poi ha rinsaldato la sua fede politica come sindacalista e parlamentare. La partecipazione è la sua vocazione, la politica l’unico gesto in cui crede davvero. Femminista, proletaria, libera e liberata.
3) Diario Partigiano, Ada Gobetti, Einaudi
Uno dei documenti più importanti della Resistenza italiana. Un diario intimo che si fa resoconto storico. La storia di una donna, una madre, che va alla guerra insieme al figlio. Alla guerra per rifare l’Italia, per rifare il mondo con la lotta e le idee.
4) Io, partigiana, Lidia Menapace, Manni Editore
Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, Lidia Menapace è una figura chiave del Novecento italiano. Nata a Novara nel 24, Lidia Menapace ha combattuto una vita intera per i valori che oggi ancora – e drammaticamente – mettiamo in dubbio.
5) Fascismo e populismo, Antonio Scurati, Bompiani
Dopo anni e anni di corpo a corpo letterario con i protagonisti del fascismo italiano – su tutti Mussolini – Scurati sigla un pamphlet utile a comprendere che, ahinoi, lo spettro del fascismo non ha mai smesso di aggirarsi per l’Europa. Uno spettro che oggi sta infestando i paesi e le menti, uno spirito che prova a nascondersi, per agire inosservato. Uno spettro – il fascismo – pericoloso e criminale.
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