Le Povere Creature stanno arrivando al cinema.
Vincitore del Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e tra i film più acclamati degli ultimi anni, l’ottavo lungometraggio del regista Yorgos Lanthimos sbarcherà nelle sale italiane giovedì 25 Gennaio (e qui potete leggere la nostra recensione in anteprima). Ce lo presentano come un’opera incatalogabile, surreale, sopra le righe, esilarante, ma anche piena di vita e con una delle protagoniste femminili più potenti degli ultimi anni: Bella Baxter, giovane donna riportata in vita dallo scienziato Godwin Baxter (William Dafoe), e con il cervello di un bambino riscopre il mondo da capo. Lo fa senza freni inibitori e con un’irrefrenabile libertà che non conosce pudore.
Merito di un grande film, ma a quanto pare anche di una grande attrice: per la sua interpretazione Emma Stone sta portando a casa una valanga di premi a destra e manca, incluso un secondo Golden Globe come miglior attrice in a Comedy or Musical e una probabilissima seconda nomination agli Oscar (dopo quello vinto per La La Land nel 2017). Come diceva nel suo discorso di ringraziamento, per lei questo film è una commedia romantica dove l’eroina non si innamora di una persona, ma della vita stessa: “Mi ha permesso di guardare la vita diversamente, e penso resterà insieme a me nel profondo”.
Una storia di emancipazione che però ha sollevato non poche polemiche: a partire da delle scene di sesso esplicite e grafiche che stanno facendo scappare alcuni spettatori dalla sala. A tal punto che in Inghilterra il film è stato ri-editato omettendo le sequenze considerate più ‘inopportune’ (appena in tempo per la censura del servizio fotografico di FKA Twigs perché “troppo sessualizzata“).
Ma se Twigs ha dichiarato che si è sentita tutt’altro che un oggetto sessuale, ma al contrari una donna forte e libera, Stone ha definito quelle scene ‘inusuali’ per gli standard di Hollywood ma centrali per l’evoluzione del suo personaggio: “Il sesso è ovviamente parte importante della sua esperienza e crescita, come penso sia per tante persone nella vita. Ma lo vedo come un aspetto tra i tanti; della sua scoperta del cibo, della filosofia, dei viaggi e della danza. Il sesso è un altro aspetto”.
Anche le (tante) scene di nudo, per Stone sono estremamente importanti perché rappresentano un personaggio che è di base completamente libero e non prova alcuna vergogna riguardo il proprio corpo: “Lei non sa come sentirsi imbarazzata da queste cose, o coprirsi, o non tuffarsi pienamente nell’esperienza come fa in tutto” dice Stone a BBC Radio 4, evidenziando che ‘coprirla’ o ‘non inquadrarla’ sarebbe stata una scelta disonesta verso la sua Bella.
L’attrice mette in chiaro che non desidera stare perennemente nuda, ma ci tiene ad onorare quanto possibile la sua personaggio, concludendo: “È parte del suo viaggio, chi sono io per decidere che dovrebbe vergognarsi?”
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